Seminari e Conferenze


 

Sabato 28 gennaio, alla presenza di un pubblico interessato e partecipativo, si è tenuta la conferenza sul tema del sentimento delle stagioni a cura di Nicoletta Fumagalli, vi presentiamo qui alcuni stralci dell'intervento:

"A partire dal periodo Heian (794-1185), una varietà di oggetti naturali fu associata in poesia a una specifica stagione; si riteneva infatti preferibile esprimere emozioni e pensieri in modo indiretto, elegante, educato, e questo si poteva fare attraverso uno scenario naturale. 
Nella cultura aristocratica giapponese, ancor oggi la rappresentazione della natura è raramente solo decorativa o mimetica. È invece quasi sempre codificata simbolicamente: la descrizione di una pianta, di un fiore, un animale o un paesaggio diventa la descrizione implicita di uno stato d’animo umano: la natura è allora la chiave per esprimere emozioni e pensieri. 
Ecco perché le stagioni divennero tanto importanti: consentivano l’espressione dell’intimità attraverso un elemento naturale. Gran parte della poesia giapponese divenne quindi poesia delle stagioni. (...)


Kanō Eino, Uccelli e fiori di primavera e d’estate, coppia di paraventi, Edo, Suntory museum (particolari)
(...) I paraventi dipinti, le stampe, i kimono a molti strati indossati dalle dame dell’aristocrazia, i giardini, e poi a partire dal medioevo il bonsai, le composizioni floreali, il teatro e la cerimonia del tè: insieme con la poesia erano tutti modi raffinati di surrogare la natura reale per gli abitanti della capitale Heian (oggi Kyoto), che raramente avevano occasione di frequentare direttamente gli ambienti esterni alla città. Nelle loro abitazioni, essi erano comunque circondati da paesaggi dipinti, da allusioni poetiche, da un elaborato sistema di rimandi alla natura.


Kanō Koi, Uccelli e fiori, coppia di paraventi, Honolulu Museum of Art 
(...) Il clima giapponese presenta lunghe estati, lunghi inverni, primavere e autunni relativamente brevi. Tuttavia, nella cultura poetica del periodo Heian, le stagioni dominanti sono primavera e autunno, con scarsa attenzione all’estate e all’inverno. 
Suzuki Kiitsu, Pruno e camelia in fiore, ca. 1850,  Honolulu Academy of Arts
(...) A tutto quello che si è detto fin qui, si potrebbe obbiettare che le stagioni sono importanti in tutte le culture del mondo. Tuttavia, quello che rende la cultura giapponese delle quattro stagioni davvero impressionante è la stagionalizzazione culturale, in particolare la suddivisione precisa degli elementi naturali in fasi e categorie stagionali con associazioni specifiche, ed il fatto che questa operi per più di un millennio.
Ne risulta una trama complessa e fitta, tuttavia ben radicata nella cultura giapponese.
I dettagli fanno parte di un vocabolario canonico, tanto che, ad esempio, i titoli dei paraventi dipinti sono generalmente attribuiti solo oggi, dai curatori museali: infatti, quando essi furono creati, non avevano bisogno di portare un nome: si guardavano e a prima vista si otteneva l’associazione emotiva che portavano con sé. Un’emozione che proviamo ancor oggi di fronte a queste opera di rara bellezza."




Dimostrazione di Hiroki Ohara 
Headmaster della scuola Ikebana Ohara

Venerdì 22 gennaio 2016 ore 16.00 
Giardino Botanico Meise 
Bruxelles - Belgio


In occasione delle celebrazioni per i "150 anni di amicizia" tra Belgio e Giappone Hiroki Ohara, assistito dal professor Kanamori, terrà una dimostrazione di ikebana presso il Giardino Botanico Meise.


Chi fosse interessato ad assistere alla dimostrazione può prenotarsi scrivendo a  grelpa.vervoort@skynet.be entro il 24 ottobre.

La manifestazione durerà circa 2 ore e sarà seguita da un ricevimento.

Botanic Garden Meise - Nieuwelaan 38 - 1860 Meise (Bruxelles) - Belgio - www.br.fgov.be

Il Botanic Garden si trova a circa 12 km dal centro di Bruxelles - 3 km da Atomium

E' raggiungibile con i mezzi pubblici:
dalla stazione Bruxelles Nord: bus "De Lijn" n. 250 o 251 (circa 15-20 min)

dall'aeroporto di Bruxelles: Bus n. 821



Ninfee e paesaggi acquatici
 a cura di Annik Howa Gendrot
Dall'1 al 5 ottobre si è svolto il seminario nel giardino di Latour-Marliac, vicino a Agen (Lot-et-Garonne)


Alcune maestre e socie del nostro Chapter hanno partecipato alla master-class guidata da Annik Howa Gendrot, Grand Maître de l'Ecole Ohara de Tokyo, nella splendida cornice del vivaio Latour-Marliac.
Durante le lezioni si sono approfonditi i temi legati all'utilizzo delle piante acquatiche nei paesaggi tradizionali e realistici ma non solo, i partecipanti hanno avuto la possibilità di raccogliere liberamente nel magnifico vivaio ninfee, loto e acquatiche, tutto il materiale necessario alle composizioni.




Il vivaio è stato fondato nel 1875 da Joseph Bory Latour-Marliac per la propagazione, la coltivazione e la commercializzazione di ninfee rustiche. Latour-Marliac aveva trovato il modo di ibridare le ninfee rustiche attraverso un processo che rimane tutt'ora misterioso. 
In quegli anni l'unica ninfea resistente in Europa era di colore bianco. Incrociando questa varietà bianca con altre varietà selvatiche provenienti dal Nord America, Latour-Marliac costruì una collezione di ninfee la cui tavolozza variava dal delicato giallo al fucsia e rosso intenso.




Nel 1889 Latour-Marliac espose la sua collezione alla Fiera Mondiale di Parigi, con la Torre Eiffel. Immersi nei giardini d'acqua di fronte al Trocadéro, gli ibridi fecero sensazione, vinsero il primo premio nella loro categoria e cosa ancora più importante, catturarono l'occhio del pittore Claude Monet.
Monet guardò alle piante come a una meraviglia e ne restò affascinato.
Poco dopo questa esperienza al Trocadéro, Monet acquistò la proprietà di Giverny e iniziò a costruire il suo famoso giardino d'acqua.




Dopo aver completato lo stagno a Giverny, Monet ordinò un quantitativo di ninfee da Latour-Marliac e sono stati proprio questi ibridi che divennero oggetto di famosi dipinti come Les Nymphéas, ora in mostra al Museo dell'Orangerie di Parigi.



Cucina giapponese

Mercoledì 22 aprile ore 15,30

"STAGIONI E NATURA NELLA CUCINA 
GIAPPONESE"
Lezione teorico-pratica, con assaggi
a cura della Dott.ssa GRAZIANA CANOVA TURA


Un viaggio magico in un universo culinario che crediamo di conoscere, ma che ha invece ancora tanto da raccontarci, con la sua raffinatezza, con la sua straordinaria capacità di coniugare estetica e gusto, tradizione e innovazione, frugalità ed eleganza.

iscrizioni entro martedì 21 aprile



Venerdì 10 aprile si è svolto a Roma l'evento
HANAMI all'Orto Botanico
celebriamo i ciliegi in fiore


Il programma ha previsto un'interessante visita guidata al Giardino giapponese dell'Orto botanico...

...che è stato realizzato secondo un modello di giardino orientale con giochi d'acqua, piccole cascate, due laghetti e molte splendide varietà di ciliegi da fiore.


Tra i rami sono stati appesi haiku, poesie giapponesi di 17 sillabe, per celebrarne la fioritura. Scoprire questi versi tra i fiori ha reso il percorso indimenticabile!


Durante la visita esperti botanici si sono alternati a esperti della cultura giapponese per spiegare le caratteristiche che deve avere un giardino giapponese, le tipologie di sakura presenti e l'importanza dell'hanami per i giapponesi.
L' Hanami (lett. "ammirare i fiori") è la tradizionale usanza giapponese di godere della bellezza della fioritura primaverile degli alberi, in particolare di quella dei ciliegi da fiore giapponesi, i sakura (lett. "ciliegio").
Questa tradizione, antica di più di un millennio, è ancora molto sentita in Giappone tanto da provocare vere e proprie migrazioni di milioni di giapponesi dalle loro città verso le 60 località più famose del Paese. Lo spettacolo dei sakura in fiore occupa gran parte della primavera e si può ammirare da inizio aprile (nel sud dell'isola di Honshu) fino a metà maggio (nella settentrionale Hokkaidō).
Al giorno d'oggi la festa è anche un'occasione per uscire all'aperto e consumare un sostanzioso picnic a base di sushi, con birra e sake in abbondanza all'ombra degli alberi fioriti. I festeggiamenti continuano anche durante la notte, dove l'Hanami cambia nome in Yozakura (lett. "La notte del Ciliegio"). Il fiore del Ciliegio, la sua delicatezza, la brevità della sua esistenza sono per i giapponesi il simbolo della fragilità, ma anche della rinascita, della bellezza dell'esistenza. http://it.wikipedia.org/wiki/Hanami

Dopo la bella passeggiata tra i ciliegi, Silvana Mattei, Sub-Grandmaster della scuola Ohara di ikebana e Group Leader dell'Ikebana Ohara A.L.U. Study Group, ha tenuto una dimostrazione di ikebana nella quale il "protagonista" principale è stato proprio il ciliegio.
Le splendide composizioni hanno reso omaggio alla bellezza effimera del sakura, pianta tanto amata dai giapponesi, simbolo di primavera e di rinascita.





ciliegi in fiore sul far della sera
anche quest'oggi
è diventato ieri
Kobayashi Issa (1763-1828)


Domenica 1° giugno si è concluso, nella splendida cornice di Villa Carlotta a Tremezzo sul lago di Como, il Seminario Ikebana con Annik Howa GendrotGrand Maitre Ohara.


L'incontro è cominciato con la visita al parco della Villa, accompagnati da Nicoletta Fumagalli che ci ha illustrato le sue meraviglie botaniche.



La limpida giornata di sole ci ha regalato dei bei panorami e reso ancora più piacevole la passeggiata.



In una bella sala della villa si è svolta la dimostrazione della Maestra Annik Howa Gendrot tra l'attenta ed entusiastica partecipazione dei presenti.



Con gesti esperti accompagnati dalla musica, Annik Gendrot ha realizzato con una grazia mirabile sette splendide composizioni.


Nei giorni seguenti si sono svolte le lezioni nella bella sala all'ultimo piano della villa.



Madame Annik Howa Gendrot ha corretto con pazienza e gentilezza le composizioni di tutti gli allievi...



... il tempo è corso velocemente e troppo presto è arrivato il momento dei saluti... 





... ma tutti ci siamo ripromessi di ripetere questa bella esperienza che ci ha regalato giornate serene tra amici e tanti tanti tanti fiori!

















Dal 30 maggio al 1° giugno 2014 

Tremezzo sul lago di Como nella meravigliosa cornice di Villa Carlottasi terrà un Seminario Internazionale di Ikebana Ohara

a cura di Annik Howa GendrotGrand Maitre Ohara, presidente e fondatrice del Chapter Ohara Paris. 


Il programma prevede:

Dimostrazione
Venerdì 30 maggio ore 16,30 - 18,00
Dimostrazione tenuta da Annik Howa Gendrot, una delle più stimate Maestre di Ikebana attive in Europa. La dimostrazione è aperta al pubblico ed è possibile partecipare al solo costo del biglietto d'ingresso con prenotazione a: segreteria@villacarlotta.it

Conferenza
Sabato 31 maggio ore 17,00 - 18,30
Conferenza di Mauro Graf, Presidente del Chapter Ikebana Ohara di Milano
Ingresso libero (dalle ore 16,40) solo su prenotazione a: segreteria@villacarlotta.it

Esposizione
Sabato 31 maggio e domenica 1° giugno: esposizione di composizioni di Ikebana

Per i partecipanti al seminario
Tre lezioni, due il sabato e una la domenica mattina.

Chi desiderasse ricevere ulteriori informazioni e la scheda d'iscrizione, può contattare direttamente la Segreteria del Chapter Ohara di Milano 
ikebanaoharami@gmail.com

 


Conferenza "Ikebana Ohara: ieri, oggi e domani"

Anche questa primavera è stata proposta una conferenza del presidente Mauro GrafSabato 4 maggio 2013 si è tenuto un incontro sulla evoluzione ed i cambiamenti della nostra scuola di ikebana. La conferenza, estremamente interessante, ha illustrato i cambiamenti storici e sociali che hanno portato gli iemoto della nostra scuola a proporre nuove forme compositive e le ikebaniste che hanno partecipato numerose hanno approfondito l’argomento con numerose domande ed osservazioni. 


seminario di primavera 2013


Sabato 13 aprile 2013 si è svolto il 'Seminario di primavera' dedicato all'ikebana, nello splendido parco-giardino di Besate.



Ci è stata regalata una bellissima giornata di sole, dopo tanta pioggia, durante la quale abbiamo potuto godere della natura rigogliosa e delle approfondite spiegazioni di Silvana Mattei che ha tenuto il seminario.




Conferenza: "Simbologia del ciliegio in Giappone"
Sabato 16 febbraio 2013 Rossella Marangoni, cara amica, che abbiamo già conosciuto ed apprezzato, ha tenuto presso la sede del Garden Club un'interessantissima conferenza, arricchita da diapositive, alla quale hanno partecipato numerosi soci ed amici.

“ Se in questo mondo 
non ci fossero cose 
come il fiore di ciliegio
il cuore, a primavera, 
sarebbe più sereno.” 

 scrive il poeta Ariwara no Narihira nell’IX secolo.





Fin dall’antichità nella cultura giapponese il ciliegio rappresenta una simbologia complessa e mutevole, non solo stagionale ma anche filosofica ed estetica  che si esprime attraverso le arti e i manufatti artigianali,  la poesia, la cucina, i canti, il teatro, le feste e permea ogni espressione della vita quotidiana.


Conferenza: "Kimono e tessuti giapponesi"
Sabato 26 gennaio Chiara Bottelli è stata nostra ospite e ci ha raccontato 
e mostrato i kimono ed i preziosi tessuti  che ha raccolto nel corso dei suoi numerosi 
viaggi in Giappone. I kimono ... simbolo del Giappone, stupendi nei loro dettagli, nei colori, nelle tessiture, nelle decorazioni. Il kimono prezioso in tutte le sue parti, quelle a vista ma soprattutto in quelle nascoste .... nulla è improvvisato dalla scelta dei colori, dai simboli rappresentati, alle lunghezze della maniche e le fodere che  sono più preziose della parte esterna. 


Per i kimono tradizionali sono utilizzati tessuti decorati e cuciti a mano. È sicuramente la seta la stoffa dei kimono, e le cinture in seta o broccato, o satinato (rinzu), anche se i kimono moderni sono realizzati in tessuti meno costosi e meno delicati. 

Sono diversi gli stili di kimono a seconda delle occasioni: la formalità nel kimono da donna è dato dalla forma e dalla lunghezza delle maniche, per l’uomo i colori sono più sobri e sono i colori degli accessori a distinguerne la formalità. Certamente è impossibile indossare un kimono per un’occasione formale senza un aiuto: esistono persone professioniste che aiutano le donne specialmente nelle occasioni speciali. 

Per la vita di tutti i giorni viene usato il cotone ma, essendo untessuto difficile da colorare, soprattutto nel periodo Edo (1603-1867). era quasi sempre tinto nel colore indigo.


Molto interessante anche il significato dei simboli delle stoffe giapponesi: le tartarughe e le gru sono simboli di lunga vita e buona fortuna nelle cerimonie di matrimonio tradizionali. Anche il fiore del crisantemo è molto comune ed è da sempre usato come simbolo dalla famiglia Imperiale Giapponese. Negli ultimi anni si sono riscoperti  il valore e la raffinatezza dei vecchi kimono sia da parte dei turisti sia dagli stessi giapponesi. 
seminario 2011
Nel mese di Ottobre 2011  il Chapter di Milano ha organizzato a Monza un Seminario con la Maestra Eliane Gagneux, Sub Grand Master della Scuola Ohara, presso la Scuola Agraria del Parco, dal titolo ‘Paesaggi d’Autunno’. Il seminario è stato preceduto da una dimostrazione aperta al pubblico.